Does this Darkness have a name?

mercoledì 11 agosto 2010

Perchè è tutto così dannatamente sbagliato?

Si parla tanto d'amore. Si parla tanto di felicità. Si parla tanto del non avere paura. Si parla tanto di ciò in cui si crede. Si parla della sofferenza. Invece.
Amore: un sentimento doloroso, paragonabile ad una malattia corrosiva che parte dell'interno, per poi arrivare a cuore e polmoni ed impedirti di stare bene. L'unica medicina è il contraccambio. Lo stesso vale per l'affetto. purtroppo è troppo facile non essere contraccambiati. In caso di lunga esposizione alla malattia dell'amore, si muore. Dentro. Si muore.
Felicità: la grande condanna dell'uomo che passa la vita a ricercarla senza trovarla mai. Chi la ha inventata? Chi ha inventato questo mostro che noi uomini ci ostiniamo a non lasciare andare. Come se non sapessimo che non c'è. la assaporiamo in momenti effimenri, ma è solo un assaggio. E come la droga non basta mai, bisogna averla in quantità sempre maggiori, ma no si arriva mai a conquistarla.
Non ho paura: l'affermazione dei codardi. Dei vili. La paura è la nostra ombra, si nasconde dentro di noi e viene fuori nel momento meno opportuno. Ma non è vero che non ce la si ha. Si ha, a volte si riesce a nasconderla, a volte no, e si sta male. Male. Male da impazzire. terrorizzati da un insetto, dall'altezza, dalla solitudine o da sè stessi.
Io credo: troppo facile non essere coerenti. Troppo comodo dire di credere in se stessi, in Dio, in un amico, in un ideale, quando poi no è così  e sono solo parole. In merito ho da dire una cosa. Ho sempre creduto che i ragazzi in fondo in fondo non guardassero solo l'aspetto fisico, ma anche la cultura di una persona, il carattere, le movenze, tutto ciò che rende una persona tale. Ma sbagliavo amaramente. Potrei parlare delle cose più interessanti del mondo e nessuno se ne accorgerebbe.
Sofferenza: vorrei tanto che finisse. O forse no. Perchè alla fine mi fa compagnia questa sorta di consapevolezza. Ormai la maniera in cui la sento mozzarmi il respiro, in cui sento la testa leggera e vuota quanto il petto, arriva quasi gradita. Perchè so chi sono, so come sono, so come mi sento. So che il mondo non sarà mai il posto adatto per una persona come me. Sono consapevole della mia... erroneità, qui. Sò che non sarò mai felice.
E' così anche per voi?

Nevermind

6 commenti:

  1. Amore: sentimento doloroso e corrosivo...si anche, se non esistesse il dolore potrebbe esistere l'amore? L'amore è sofferenza, è la bellezza dei difetti, è la luce nel buio, la mano da stringere, il colore degli occhi uguali a qualsiasi altro colore ma comunque stranamente diversi in un "qualcosa". Non si può fare a meno di amare, come non possiamo vivere senza essere amati.
    E per amore intendo anche l'amore che si prova verso quello che ci circonda.
    E' troppo difficile contraccambiare.
    Felicità: forse l'uomo non la trova proprio perchè la cerca. Pensa un attimo: ti perdi una cosa, cominci a cercarla ovunque, in ogni angolo, cassetto, buco, ma non la trovi. Quando rinunci a cercarla pensando di averla perduta per sempre, eccola lì davanti ai tuoi occhi, intatta. A volte quando siamo accecati dalla ricerca, non riusciamo a guardare per bene, ma ci fermiamo a vedere, ed è ben diverso.
    La droga dà euforia, non felicità e la felicità non è urlare in mezzo alla strada, quella è gioia euforica, la felicità è sapere di esserci e volerlo davvero.
    Non ho paura: su questo son d'accordo a metà. La paura si ha per forza, chi dice di essere senza paura è perché non ha nulla da perdere, nemmeno se stesso.
    Immagina di essere su un burrone e vuoi buttarti giù, non hai paura di cadere perché l'altezza crea chissà cosa, ma solo perché sai che alla fine del burrone potresti farti tanto male. Ma quando hai il paracadute, anche se la paura c'è per forza, sai che hai qualcosa a cui aggrapparti per non morire e la discesa...quella non ha paragoni, perché è bella.
    Tutto ciò che è bello ci intimorisce e questo è un bene, altrimenti non sapremmo assaporare.
    Io credo: sinceramente quello che dici mi ferisce, mi riempie di un orgoglio assurdo. generalizzi ed è l'errore più grande che si possa fare. Sei tu quella incoerente, forse, come la stragrande maggioranza delle persone.
    Io credo in Dio, credo nel mondo e nelle persone e nelle loro potenzialità, credo nei miei amici, nei miei genitori, nella potenza dell'amore come dell'odio e non mi sento per niente ipocrita.
    Forse hai conosciuto ragazzi sbagliati, perchè fino ad ora io ho conosciuto quelli che tu dici che non esistano. Forse nessuno se ne accorge perché nemmeno tu ci credi in quello che dici. Il dolore uccide lentamente e prima di tutto l'animo e dopo il corpo.
    Sofferenza: Come fai a dire che dire "io credo" sia da "incoerenti" e poi riesci benissimo a dire come sei fatta esattamente e come la sofferenza ormai fa parte di te? E' un controsenso. So cosa vuol dire amare così tanto la sofferenza da esserci "abituata", so cosa vuol dire a volte quasi desiderare il respiro mozzato, io lo so, davvero. Però non credo alla tua erroneità, come non credo alla mia, io so che se sono al mondo, un motivo C'E', è quasi toccabile. E c'è anche per te, c'è per OGNUNO di noi. Però la differenza sta nelle persone che ci credono e in quelle che invece si lasciano "morire".
    Non vorrei essere stata troppo crudele con le parole, è che non credo che sia giusto che una persona che MERITA di vivere come tutti, possa pensare certe cose e quando hai scritto "E' così anche per voi?" mi sono permessa di rispondere.

    RispondiElimina
  2. Amore: sentimento doloroso e corrosivo...si anche, se non esistesse il dolore potrebbe esistere l'amore? L'amore è sofferenza, è la bellezza dei difetti, è la luce nel buio, la mano da stringere, il colore degli occhi uguali a qualsiasi altro colore ma comunque stranamente diversi in un "qualcosa". Non si può fare a meno di amare, come non possiamo vivere senza essere amati.
    E per amore intendo anche l'amore che si prova verso quello che ci circonda.
    E' troppo difficile contraccambiare.
    Felicità: forse l'uomo non la trova proprio perchè la cerca. Pensa un attimo: ti perdi una cosa, cominci a cercarla ovunque, in ogni angolo, cassetto, buco, ma non la trovi. Quando rinunci a cercarla pensando di averla perduta per sempre, eccola lì davanti ai tuoi occhi, intatta. A volte quando siamo accecati dalla ricerca, non riusciamo a guardare per bene, ma ci fermiamo a vedere, ed è ben diverso.
    La droga dà euforia, non felicità e la felicità non è urlare in mezzo alla strada, quella è gioia euforica, la felicità è sapere di esserci e volerlo davvero.
    Non ho paura: su questo son d'accordo a metà. La paura si ha per forza, chi dice di essere senza paura è perché non ha nulla da perdere, nemmeno se stesso.
    Immagina di essere su un burrone e vuoi buttarti giù, non hai paura di cadere perché l'altezza crea chissà cosa, ma solo perché sai che alla fine del burrone potresti farti tanto male. Ma quando hai il paracadute, anche se la paura c'è per forza, sai che hai qualcosa a cui aggrapparti per non morire e la discesa...quella non ha paragoni, perché è bella.
    Tutto ciò che è bello ci intimorisce e questo è un bene, altrimenti non sapremmo assaporare.

    RispondiElimina
  3. (Continuazione del commento)

    Io credo: sinceramente quello che dici mi ferisce, mi riempie di un orgoglio assurdo. generalizzi ed è l'errore più grande che si possa fare. Sei tu quella incoerente, forse, come la stragrande maggioranza delle persone.
    Io credo in Dio, credo nel mondo e nelle persone e nelle loro potenzialità, credo nei miei amici, nei miei genitori, nella potenza dell'amore come dell'odio e non mi sento per niente ipocrita.
    Forse hai conosciuto ragazzi sbagliati, perchè fino ad ora io ho conosciuto quelli che tu dici che non esistano. Forse nessuno se ne accorge perché nemmeno tu ci credi in quello che dici. Il dolore uccide lentamente e prima di tutto l'animo e dopo il corpo.
    Sofferenza: Come fai a dire che dire "io credo" sia da "incoerenti" e poi riesci benissimo a dire come sei fatta esattamente e come la sofferenza ormai fa parte di te? E' un controsenso. So cosa vuol dire amare così tanto la sofferenza da esserci "abituata", so cosa vuol dire a volte quasi desiderare il respiro mozzato, io lo so, davvero. Però non credo alla tua erroneità, come non credo alla mia, io so che se sono al mondo, un motivo C'E', è quasi toccabile. E c'è anche per te, c'è per OGNUNO di noi. Però la differenza sta nelle persone che ci credono e in quelle che invece si lasciano "morire".
    Non vorrei essere stata troppo crudele con le parole, è che non credo che sia giusto che una persona che MERITA di vivere come tutti, possa pensare certe cose e quando hai scritto "E' così anche per voi?" mi sono permessa di rispondere.

    RispondiElimina
  4. Ti rignrsazio per le riflessioni che hai scritto, e ti do ragione su molto, il problema è che la mia e la tua visione sono le due facce della stessa medaglia, e come tale vanno d'accordo. Spesso non mi è facile vedere la faccia che noti tu. Sono... testarda, e purtroppo anche depressa. Pensa che razza di persona sono.
    Purtroppo credo che si possa vivere, o si meriti di vivere, solo se si ha qualcuno che davvero tiene a te o qualcuno o qualcosa per cui viere. Io ho gettato la spugna da un pezzo, e non per fare... come si può dire, la vittima, ma perchè è quello che sento, che penso, che percepisco quando sono in compagnia. Anche se so che ho qualche amica che ancora tiene a me, ma presa come sono dalla mia oscurità non riesco a dargli l'importanza che vorrei.
    Ti ringrazaio pe ril tuo commento e per le tue parole schiette, perchè in un modo o nell'altro mi hai fatto comunque riflettere. Mi dispiace se le mie affermazioni ti hanno turbata, non era mia intenzione. Grazie davvero, comunque.

    RispondiElimina
  5. Di solito non sono così "cattiva" nei commenti, perché non mi sento in diritto, quindi ti chiedo scusa da una parte, se magari ti ha fatto male, però dall'altra a volte la schiettezza e i pochi di giri di paroloni tanto per dar fiato alla bocca servono.
    Io ti giuro, so cosa vuol dire essere depressi, so cosa vuol dire sentirsi inadeguati, sentirsi apprezzati ed ODIARE per quegli apprezzamenti che non ritengo miei, a volte sono stata capace di terminare amicizie, storie d'amore, di prendere a male parole e a schiaffi persone che mi dicevano cose dolci o elargivano complimenti.
    Il problema che ho capito in tutti questi anni e che purtroppo mi è difficile da superare ancora oggi è che non si può amare nessuno e non si può essere amati da nessuno se non si ama prima se stessi.
    La solitudine è l'esatto opposto della compagnia, la compagnia è in un certo senso un rapporto amorevole.
    Quello che dici è giustissimo "presa dalla tua oscurità non riesco a dargli l'importanza che vorrei". Giusto oggi mi è successo e te lo confido: mentre facevo l'amore con il mio ragazzo, che mi sussurrava parole dolci, me lo sono tolto di dosso e ho cominciato a piangere, piangevo tantissimo e ho smesso solo quando mi sono addormentata. Questo per farti capire quanto io soffra a sentire certe cose e non capirle, non sentirle VERE.
    Però l'unica soluzione è prendere uno specchio e guardarsi DENTRO, nel proprio cuore, se anche UNA sola amica ti vuole bene C'E' un motivo, UNO solo anche, però c'è e anche solo per quello vale la pena di lottare.
    :)

    RispondiElimina
  6. Sei stata dolcissima, e ti ringrazio per queste parole. Mi hanno fatto bene sentirmi in compagnia. Non sentirmi sola, per qualche minuto, e sapere che altre persone non credono più a nessun complimento. Anche io ho degli amici che mi dicono "Ciao, bella" oppure "Come siete belle sta sera" riferito al gruppo con cui esco. E io non ci credo. Nel modo più assoluto so che lo dicono per convenienza a me. Ma non ce la faccio più a reggere questo odio verso me stessa. Mi sento quasi... trasparente, ti giuro. Ieri sera ero uscita con il mio gruppo. Una mia amica era abbracciata ad un mio amico, che ti confesso non mi dispiace, e sembravano tutti... così a loro agio, così al loro posto. Solo io non ci stavo bene là. così mi sono girata dalla parte opposta a dove stavano guardando loro, schiena con schiena con la mia amica e continuavo a stare zitta, mi sono raggomitolata come una palla, con le ginocchia strette al petto. Non se ne è dannatamente accorto nessuno di come stavo. Un mio amico, un ragazzo che mi piaceva tempo fa, solo lui, mi ha sfiorato il braccio e mi ha chiesto "Stai bene? Cosa c'è che non va?". Una persona su una 20ina se ne è accorta. E io ho scosso la testa, con un sorriso lieve e gli ho detto "Niente, niente" e lui mi ha guardat e mi ha detto "Sembri così assorta..." e io sottovoce ho risposto, così che non mi sentisse "Purtoppo per me sono sempre assorta."
    E tutto questo ogni giorno, mi sento sempre così...sbagliata. Ma so che tu puoi capirmi. Per una volta qualcuno sembra capirmi.

    RispondiElimina