Does this Darkness have a name?

lunedì 2 agosto 2010

This is My Dicember

Mi sento intrappolata in una di quelle palle di vetro dove dentro, se scosse, cade la neve. Mi sento come a dicembre. Mi sento del paese dei balocchi. Io sono soltanto un balocco. Io, che sento che questo è tutto finto e vorrei uscirne, non ne ho la forza. Continuo a ripetere gli stessi movimenti all'infinito, come un piccolo giocattolo meccanico. Sorridi-annuisci-sorridi-abbraccia-cammina-guardalontano-sorridiancora. Continuo a sorridere, e a volte mi chiedo perchè lo faccio. Tutto questo.... tutto quello che sto facendo che senso ha se dentro di me sento sempre un incolmabile vuoto.
Forse ci sono persone che hanno la tragedia nel sangue. Forse non va che io non riesca a trovare il mio fottutissimo posto nel mondo. Perchè, perchè ho sempre la sensazione - la paura - che tutti mentano? Perchè mi sento così dannatamente fragile. FRAGILE. Io non voglio essere  fragile. Voglio essere forte, voglio bruciare ovunque passo, voglio essere così forte che le persone non potranno fae a meno di stare con me. Sarei come un profumo attraente. Sarei finalmente qualcosa di più di una massa seria e distrubata a forma di donna. E provo a parlare con le persone, ma non riesco a mai a dire ciò che penso veramente. Avrei più di ogni altra cosa bisogno di un amica che sappia ascoltarmi senza pregiudizi, che mi ascolti nonstante le terribili cose che potrei dire. Si sono triste. Si, mi manca la felicità. Si non ce la faccio più a fingere. Si vorrei solo che tu mi abbracciassi. Vorrei provare, per una volta, a dire quello che penso, ma sento ogni volta un nodo dentro alla gola, che grida "se gli dici a cosa stai pensando, tutte quelle cose negative, tutto ciò che ti passa per la testa, la paura, l'immobilità, il catastrofismo, lei ti lascerà qui, spaventata e scapperà via da te perchè non può sopportare il modo in cui potresti colpirla. Con la tua realtà. Vuoi che nessuno ti si avvicini più?"
E un'amica che mi ascolterebbe forse la ho trovata. E' una ragazza gentile, che sarebbe in grado di ascoltarmi. Ha una personalità forte, e a volte sono quasi sul punto di dirle tutto, ma poi ho paura. Ho paura di sembrare fuori luogo. Ho così dannatamente paura.
Sento freddo, ho bisogno dell'abbraccio di qualcosa di caldo, come il coraggio.
Non è una malattia, questa, è solo un modo di pensare disprezzato.
Io ad esempio vedo tutto ciò che accade, e lo trasformo in un libro. A volta fa paura. Mia madre e mia sorella dicono che devo stare zitta, quando provo a parlargliene.
Immaginatevi due amici che stanno assieme, che litigano.
"Lui cerca disperatamente di farla ragionare, la la ragione della giovane donna non sembra volgere dalla parte del ragazzo. E' tutta confusione, tutto inutile."

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