Does this Darkness have a name?

giovedì 5 agosto 2010

Una lettera a una sconosciuta

Empty,
non conosco il tuo nome, quindi hp deciso di usare il tuo pseudonimo di internet.
Ho scoperto il tuo blog grazie ad un'amica. Un amica che ha problemi di anoressia e di peso come te.
Ho letto molti tuoi post, e immagino che concorderai con me con l'azzardo di dire che hai dei problemi.
Non intendo mentali, credo che al momento non siamo ancora arrivati a tanto, ma che hai problemi nella tua vita.
Passo ogni giorno a vedere se hai scritto qualcosa di nuovo, sperando, magari un giorno, di vedere che stai reagendo a tutto questo.
Non sono qui di certo per farti la predica, anzi, piuttosto per starti vicina (per quanto internet lo possa permettere).
Se leggerai il posto più in basso che comincia per "cara Ivy" capirai che non sono certo il genere di persona che disprezza questo genere di pensiero.
Io per prima non accetto me stessa, io per prima sono piena di problemi, ma credo di riuscire sempre a mettere una buona parola per aiutare gli altri. E' un mio pregio, questo so riconoscerlo, nonostante mi sia difficile.
Sai, credo che la tua esistenza sia difficile, e scommetto di non potere nemmeno imamginare l'agonia che vivi ogni singolo giorno. Ma sono qui per dirti che, sei hai bisogno di una spalla, di una mano amica, di una parola di conforto, di sfogarti, io ci sono. Non ti conosco è vero, e non faccio questo per pietà. Non sono in vena di pietà, credimi.
Voglio solo tenderti una mano nel baratro, e magari tirarti un po' verso il mio, come se fossero due voragini vicine ma, l'una appesa alla mano dell'altra ci teniamo vicine alla superficie.
In ogni caso...
Coraggio, empty, sono sicura che spunterà il sole.
Nevermind.

5 commenti:

  1. Io, ti ringrazio davvero immensamente per questo post, non so cosa dire. Mi ha sorpreso leggere questa lettera, non mi aspettavo che una "sconociuta" avesse tale rispetto per ciò che scrivo e per la mia situazione da dedicarmi un post. Ti ringrazio enormemente, è sempre bello sapere di avere una mano da stringere e una spalla su cui piangere (anche solo se virtualmente).
    Scusa, le parole escono fuori come vomitate ma sono davvero emozionata, sono commossa.
    Poco da specificare che da oggi seguo il tuo blog insomma, ti abbraccio.
    Grazie, davvero, grazie grazie grazie.

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  2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  3. Non mi aspettavo di sentirmi dire Grazie, tra tutto quello che ho scritto, avevo paura che te la prendessi. Però ci ho provato, tendere una mano ogni tanto ad una persona che vuoi aiutare sembra quasi che riesce a tendere una mano a se stessi. Ripeto, non c'è nulla da ringraziare, ho fatto quello che pensavo fosse giusto.
    Ma in ogni caso... Davvero prego, empty.

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  4. che carina nevermaind...post sincero!!! ti seguo

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