Does this Darkness have a name?

martedì 13 dicembre 2011

To Curtis Mega

Well I've got something to say to you. I'm not even Amerian so I bet my English is terrifying, but whatever.. I wanted to thank you. You don't know how your words has inspired me. They saved me. I'm sick from 3 years, my life is terrible right now. I'm 17 and I can't even pretend to be a teenager anymore. You told me life is beautiful, you told not to give up, that there's always something better coming. I chose to believe you. I chose to trust one of my favourite TV star. You seem so sure, you seem so kind. I wanted to thank you because if I'm still here it's also because of you.
I just hope you'll read this, it means a lot to me.
Love,
Ellie.

sabato 10 dicembre 2011

STOP IT!

Sì, certo. Stiamo male di nuovo, per la millesima volta. Non so perchè, non capisco cos'ho che non va, cosa c'è di sbagliato in me. Mi trovo semplicemente in questa situazione che sono obbligata a gestire ma poco capace. Sono bloccata in un circolo vizioso senza fine al quale non riesco a trovare un senso. Perchè tutto questo? Cosa ho fatto? Cosa mi succede? Dove posso trovare rifugio?
Proprio non capisco.
Proprio non so dove sbattere la testa, non più.
Mi fa male la pancia, un male atroce, un male non normale.
Non so a chi chiedere aiuto, non so più se c'è qualcuno che può aiutarmi, sono distrutta.
Vorrei arrendermi a volte ma proprio non ci riesco.
Che devo fare?
E' tutto un incubo, sono stanca...

venerdì 9 dicembre 2011

Sono una donna morta.

Sono bloccata dentro me stessa. Mi rendo conto di essere divorata da una routine che ho creato io stessa e che, se sgarro, mi sento male, le cose non vanno, quest'ansia mi sta uccidendo.
Non so neanche io cosa dovrei fare. E' questa sensazione di controllo che mi uccide. 
Sono diventata piccola e non riesco più a fare nulla. Mi sta rovinando la vita, o meglio, me la sto rovinando da sola. E non so uscirne.
Non so uscirne e non so cosa fare per stare meglio. Mi sembra tutto troppo difficile.
Tutto sbagliato.
Come farò a fare tutto quello che voglio?
Come potrò mai?
Sono una donna morta.

mercoledì 25 maggio 2011

Fanculo

Le cose non migliorano mai. Mi illudo che lo facciano, e poi vengo schiacciata dallo schifo che mi ricopre. Mi sento una bambina piccola, e probabilmente lo sono, mi sento una merda. Mi sento sola. Mi sento presa per il culo. Mi sento inutile. Non so come fare per fermare tutto questo e invece mi tocca solo continuare a guardare la mia vita che va a rotoli tra le mie mani. Si sfracela tutto in un istante, crollando al cuolo sopra di me facendomi soffocare tra la sua schifosa polvere. Vorrei tante cose, vorrei sentire qualcosa, vorrei sentirmi apprezzata, ma non ricordo l'ultima volta che è successo, fa schifo fa tutto schifo. Io faccio schifo, le mie lacrime fanno schifo, la mia vita, il tempo e le persone fanno schifo. Non lo so, sono troppo debole, sono un piccolo cristallo di ghiaccio fragile e già abbastanza spezzettato e non so se potrò continuare a reggere tutto questo non credo di farcela le mie gambe cedono, sento che sto crolla ndo. E sono da sola. Ricoperta dalle mie bugie. Dalle bugie degli altri e dalla mia fiducia incondizionata.
Più che altro ho perso la speranza
Non c'è niente qui per me. Sono uno spreco di spazio e di aria fresca.
Mi sento così male, così delusa da TUTTO che penso che non potrei sentirmi più morta. Anche lo stomaco... tutto. Basta, voglio darci un taglio.

giovedì 5 maggio 2011

Mi sono persa.

Non credo di essermi mai sentita così persa in me stessa. Una volta credevo che, se c'era una cosa salda nella mia vita, quella ero io. Io c'ero sempre. Ora non ne sono tanto sicura. Non riesco a trovarmi, è come se fossi in un labirinto infinito pieno di svolte e io beccassi tutte quelle sbagliate, senza riuscire a trovare l'uscita. Mai. Mi sono persa in uno scatolone di roba vecchia, tra sorrisi e abbracci, strette di mano un po' sudate e baci che avrebbero dovuto rapirmi l'anima. Mi sono persa in amicizie pesanti, che pretendono da me quello che io non posso dare. Mi sono persa nella mia depressione, nella mia autostima assolutamente autocritica. Mi guardo e mi dico, perchè sono tutto ciò che non vorrei essere? Mi volto allo specchio, ma una risposta non arriva mai. E mentre mi guardo dentro di me sale una consapevolezza terribile. Faccio schifo. Sono orrenda, se non fossi io direi che sono inguardabile. Difetti, difetti, ovunque. Mi perseguitano. Oltre a non stare bene dentro nemmeno fuori sono a posto. La malattia mi perseguita, e non so perchè. Mi sento dentro a una bolla, mi capita spesso di non riuscirmi a concentrare, non riuscire a tenere gli occhi aperti. Mi rendo conto che mi sono chiusa dentro me stessa, con un catenaccio, dall'esterno, senza preoccuparmi del fatto che, poi, non avrei saputo come uscirne. Le persone parlano, sono in compagnia, ma creo costantemente quella bolla personale che mi avvolge come una coperta soffocante e allora tutto diventa sfocato, tutto diventa un eco, e per quanto respiri a fondo e cerchi di concentrarmi qualcosa non va. Non riesco a sentire. Non riesco a percepire. Nella mia testa, lo so, lo sento, qualcosa non va, qualcosa mi sta distruggendo. Qualcosa sta crescendo dentro di me, è come se un veleno mi fosse entrato in circolo e mi stesse divorando. Qualcosa mi sta crescendo dentro come un cancro e la posso sentire anche se non so che cos'è. Quello che so è che ultimamente non riesco ad essere me stessa, che mi sento male, e che qualcosa sta andando storto fuori e dentro di me. Non so cosa. Non so se ce la farò. Ho paura.

mercoledì 27 aprile 2011

Svenire? Esperienza da dimenticare.

Bene, novità? Oggi sono svenuta. E non in un luogo qualunque. Nel teatro della città.
Il teatro che il padre della mia migliore amica stava cercando da anni di intitolare al tenore Mario del Monaco e finalmente ci è riuscito.
Mi hanno infilato, assieme alla mia migliore amica, un vestito da maschera veneziano, bellissimo, rosso sgargiante, una colla,a una maschera e un cappello. Pesava tantissimo, faceva un caldo boia e io non mangiavo da tutta la giornata per i problemi allo stomaco. Risultato?
Non ci vedevo, la vista ha cominciato a riempirsi di puntini blu e non definivo le cose, mi sono precipitata, sulle altissime scarpe che dovevamo portare e facevano un male atroce, dalla mia amica e la vista se ne era già andata. Era tutto nero. Non riuscivo a stare in piedi e delle mani mi hanno afferrato. Non capivo niente, mi hanno fatto sedere ma ancora non vedevo, sentivo dell'aria che probabilmente qualcuno mi stava sventolando e poi tutto ha cominciato lentamente a risolversi.
Però io sono stanca.
Io sono stufa marcia di stare male.
E la febbre, e il raffreddore, e lo stomaco che tra un po' mi cavo a morsi... cioè davvero non so più cosa fare.
Voglio che qualcuno mi levi tutto questo.
non ce la faccio più.

giovedì 21 aprile 2011

STOP IT.

BASTA.
Basta cazzo sono stanca. Stanca di stare sempre male.
Due settimane in Inghilterra passate di merda per lo stomaco, e la tosse, e il raffreddore, e il mal di testa, e il sangue da naso. Arrivo a casa e mi becco la congiuntivite che mi fa bruciare gli occhi e la febbre. Ma io dico, cazzo, qualcuno ce l'ha con me? Una volta non mi ammalavo mai. Ultimamente è qualche anno che faccio un sacco di assenza a scuola perchè mi prendo strane malattie che non guariscono più e spesso mi portano in ospedale. Che cavolo succede? Voglio stare bene! Almeno fisicamente se non posso psicologicamente.
Basta, basta, davvero non lo reggo più è pesante. E' una situazione che mi uccide. Voglio uscire, divertirmi con gli altri come e quando mi pare, invece metà del tempo lo passo a casa con qualcosa che non va. Sono stanca. Fate finire questa cosa. E' davvero insopportabile.
Ora mi bolle la faccia, gli occhi sembrano asciutti, fa caldo, ho mal di schiena e a una costola, il naso tappato e una tosse spaventosa. Voglio stare bene. LO VOGLIO.
Ti prego, portami via tutto questo.

venerdì 1 aprile 2011

Back on my feet again

Wow, sono tornata qui.
Cioè, ci sto scrivendo ancora.
Mmm, non saprei come definire questo periodo, è assolutamente vuoto, apatico, privo di emozioni. Mi sento un grande e grosso sasso senza un perchè.
Cosa mi è successo?
Che è successo alla me stessa che una volta era talmente sensibile da distruggersi per una carezza?
Non può essere già morta così, non ora, non adesso, non per colpa della depressione.
Mi piaceva quella parte di me anche se mi faceva soffrire, mi rendeva unica, mi rendeva in grado di comporre le parole come un perfetto musicista.
Le melodie che creavo erano intrecci di sospiri e profumi, di lacrime e di pugni allo stomaco.
Dove sono finita?
All'inferno?
No, quella era la vita.
Limbo?
Se c'è una via d'uscita la devo trovare.
Voglio uscire da questo petrolio vischioso e riaffiorare ad assaporare la luce del sole.
So che posso farlo.
So che ne sono in grado, e so che ce la farò prima che arrivino gli squali a portarmi via.
Sono un pesce piccolo e stupido a confronto, con delle pinne atrofiche.
In confronto alla notte sono una pallida stella lontana in procinto di spegnersi o di sbocciare.
Oh, vita
Lasciami libera di sbocciare in un futuro smagliante.
O mi lasci tu, o io lascio te.

giovedì 31 marzo 2011

To Matte

Caro Matteo,
Ciao Matteo,
Ehilà diciassettenne,
Ehi.
Matte, chi l'avrebbe mai detto che avresti avuto un secondo post dedicato a te proprio all'interno del mio blog nascosto. Un blog del quale solo tu sai l'indirizzo, comunque. In ogni caso..
E' un giorno importante per te, bè si, compi 17 fantastici anni. 17 anni in cui ho imparato, negli ultimi 6, a volerti bene come, ammettiamolo, non pensavo mai sarei arrivata a fare. Tu, al contrario mio, hai trovato un sacco di nuovi amici, ti sei fatto conoscere, hai sviluppato il tuo vero IO che alle medie avevi represso con dolore. Sei diventato il Matteo che oggi tutti conosciamo. Sei diventato una persona fantastica, gentile, simpatica, dolce, sensibile. L'avresti mai detto che la vita ti avrebbe portato ad essere così? La biasimi tanto, ma con te questa vita ha fatto davvero un bel lavoro. Un ottimo lavoro, Matte.
Sentiti onorato di essere su citato in questo sito, non c'è quasi nessuno.
In ogni caso bè, non so cosa ti aspetti da me, non sono la tua migliore amica, non esco sempre con te, hai le tue compagne di classe per questo. Le hai, oh si. E sicuramente sono migliori di me sotto molti aspetti. Ho la tendenza a nascondermi, e tu lo sai, sono fatta strana, come una lampadina che si accende e si spegne, ma cambiare da così non mi è possibile. Non so nemmeno come farti gli auguri per questo giorno così speciale, ci ho pensato tutta la notte, e so che non è poi così difficile trovare le parole di solito per me, ma rischierei di farti gli auguri con un "grazie di tutto" invece che con un "ci sarò sempre". E' vero, io ci sarò sempre per te, ma la cosa più palese è che devo ringraziare te per quello che hai fatto per me. Sembra strano, ma fidandoti di me hai dato il via alla mia rinascita quest'estate. E' stato come se tu mi avessi teso una sottile cordicina nel mio baratro, dandomi fiducia e mettendo a nudo ogni tuo problema o timore con me. Ero una delle prime, e non sai quanto mi abbia fatto stare bene che tu me lo abbia detto.
Mi sono sentita, quando pensavo di essere solo una squallida macchia schifosa che rovinava il disegno (e vabè ok lo penso ancora), come se fossi una macchia però speciale. Lo sai cosa hai fatto? Mi hai salvato a modo tuo. 
Io vado avanti a parlare e ancora non so come farti gli auguri. Non so cosa dire.
Ti voglio bene, in una maniera immensa, in una maniera che mi incrina il cuore quando sei triste. Ti voglio bene perchè sei un amico speciale, perchè sei simpatico eh bè anche perchè sei stronzo. Che poi se non fossi uno stronzo (maniaco dei tuoi capelli) non saresti nemmeno Matte. Quest'anno è stato un anno di momenti bui per te, sei venuto allo scoperto dopo una vita passata a nasconderti, e questo è ovvio che ti renda debole verso cose difficili, stronze e forti come l'amore. Ma non devi mai avere paura. L'amore è forte, ma in due si combatte meglio, e io sono qui per essere la tua compagna di battaglia, la persona con la quale puoi sfogarti, puoi urlare, puoi piangere, ridere e scherzare. Voglio dire... io ci sarò quando avrai più bisogno, ma anche quando non avrai davvero bisogno di me. Ti auguro una felicità immensa e sconfinata, una felicità rosso fuoco, una felicità che ti illumini per sempre. Ti auguro una vita stupenda, circondato dai tuoi amici e di sorridere sempre. Ti auguro di realizzare i tuoi sogni, e sarò sempre qui a realizzarli con te.
Ti auguro un buon compleanno Matteo.
Sei un amico prezioso.
Sei un amico.
Sei uno dei migliori.
E io ti voglio davvero un bene fottuto.
Tua,
Eli.